sabato 2 gennaio 2010

la regione Lazio ad un vero lavoratore

Sostengo la candidatura del mio amico Nicola Irimia!

sostenetelo anche voi qui!

Per Nicola Presidente della Regione Lazio

IL LAZIO NELLE MANI DI UN VERO LAVORATORE

Chi è Nicola Irimia?

Sono un cittadino Italiano, di origini Rumene. Infatti sono nato in Romania 39 anni fa!

Vivo in Italia da vent’anni, sono sposato con Filippa, ho quattro figli.

Sono un operaio metalmeccanico, lavoro in una ditta che costruisce Gru Idrauliche e Piattaforme Aeree, da dieci anni in provincia di Reggio Emilia!

Ho un Diploma di Scuola Media Superiore (Perito Meccanico) conseguita al ITIS Leonardo da Vinci di Parma, al corso serale, con grandissimi sacrifici per tre anni di seguito.

Stanco di sentire parlare i politici di riforme, cambiamenti, novità, che non arrivano mai, e stanco anche del fatto che ormai la politica è diventata un mestiere (infatti ci sono nell'arco Parlamentare politici con più di 30 anni di militanza) senza per altro che ci fossero delle grandi novità, ho deciso di mettermi in gioco in prima persona.

Lo so che qualcuno penserà: Ma questo è matto!

E' normale. Ma io penso che sia normale anche il fatto che se continuiamo a guardarci l'ombelico nulla cambierà mai in questo paese!

Ad onor del vero devo dire che io già 20 anni fa, ho partecipato alla Rivoluzione che ha attraversato il paese e l'ho fatto con il proposito e la speranza che qualcosa dovesse e potesse cambiare, quindi ora che mi trovo qui, penso che non possiamo stare sempre a sentire come gli "altri" vogliono che noi viviamo, e siccome non c'è scelta al di fuori di quella democratica del voto, ho pensato che potrebbe anche capitare che per una volta un operaio possa raggiungere la vetta del potere, non per se stesso, non mi servirebbe a nulla) ma per la Comunità di cui fa parte, per distribuire meglio la ricchezza in questo paese, per cercare di dare un senso a tutta quella gente che studia e che si vede sfuggire da sotto il naso il posto da chi continua a farsi raccomandare in questo paese!

Cercare di dare un senso a tutta quella gente che non ce la fa ad andare avanti, che ha famiglia, figli, e non sa più come fare, mentre abbiamo della gente pagata da noi, che lavora a malapena 20 ore a settimana, e che becca uno stipendio da paura, pur non essendo in grado di bilanciarlo con il lavoro che fa!

Cercare di cambiare le cose, non è una missione impossibile, anzi, basta crederci, e mettersi in prima persona a disposizione del prossimo.

Cercare di far capire ai potenti che, anche se uno è dirigente di alto livello, non può prendere uno stipendio che grida ingiustizia se rapportato con lo stipendio medio di un qualsiasi lavoratore Italiano!

Per tutti questi motivi io penso che valga la pena impegnarsi, ma per farlo ho bisogno di voi dei vostri amici, di tutta la gente che ancora crede che le cose possono prendere un'altra piega!

Nicola Irimia

UNA TESTIMONIANZA DIRETTA

Dalle rive del PO, a Boretto un paio di Km a Est di Brescello, nella produttiva Emilia Romagna il Lavoratore Irimia Nicola ha raccolto il testimone che fu rappresentato da Peppone, personaggio creato da Giovannino Guareschi, in questo caso però si tratta di una persona reale, un lavoratore, semplice e sincero.

Stanco di essere rappresentato da chi verosimilmente non è mai salito su di una impalcatura, non ha mai impugnato una vanga, raccolto pomodori per 12 ore consecutive o non ha mai saldato con temperature di 40°, L’OPERAIO NICOLA, conosce il mondo del lavoro nella sua essenza primaria, la fabbrica, la linea, il sudore, conosce la fatica e il piacere della produttività vera, quella che il pezzo lo realizza, senza la quale si venderebbe solo fumo.

Non solo, L’OPERAIO NICOLA viene da una realtà ancora più formante, ha provato la repressione di un regime come quello di Ceauşescu, ha respirato l’aria della repressione e ha combattuto per ridare dignità ad un paese imprigionato nella dittatura, conosce quindi il valore della vera libertà e della vera democrazia.

Offre la sua determinazione al cambiamento di una politica intrisa di illogicità, ambiguità e farsa, per riconsegnare a noi elettori quel testimone che sarà da portare al traguardo di quella gara umana che avrà come vincitore la dignità di tutti i lavoratori.

Antonella Maffei

I PRIMI PUNTI DEL PROGRAMMA

1)Subito una Legge Regionale per mettere un tetto agli stipendi ,non più di 5000 euro al mese, nessuno escluso.

2)Abolizione di tutte le Auto Blu, che vanno e vengono a spese dei contribuenti.

3)Blocco di tutte le assunzioni, fintanto che non è chiaro a cosa servono la marea di dirigenti che già ci sono.

4)Blocco di qualunque tipo di premio produzione, a meno che la stessa non sia valutata in merito.

5)Concorsi trasparenti per eventuali posti vacanti,con l'unico aggettivo che qualifichi gli aspiranti:MERITOCRAZIA!

6)Pagamento dello stipendio , in base alla presenze, ed al lavoro svolto.

7)Licenziamento in tronco, per chiunque si renda partecipe di qualsiasi cosa che abbia a che fare con l'appropriazione indebita del denaro pubblico.

8)Assoluto impedimento di svolgere due lavori per chiunque si trovi ad avere un impiego presso la Regione.

mercoledì 4 novembre 2009

Il potere di tre.

Pierluigi Bersani è il nuovo segretario del Partito Democratico. Si è imposto
nettamente su Franceschini e Marino ottenendo un plebiscito in quasi tutte le regioni
italiane.
I tre candidati hanno espresso grande soddisfazione per questo evento, affermando
che il vero vincitore di questa tornata elettorale è il partito stesso. I due sconfitti
manifestano grande lealtà verso il nuovo leader, poiché scelto dall'unico vero arbitro
della contesa: il popolo del PD.
Dopo aver sentito queste affermazioni così ben pronunciate mi vengono spontanei dei
semplici quesiti.
Perché non mettere in pratica questo bel principio di onestà e lealtà? Perché non
riconoscere fino in fondo questa presunta unità ritrovata? Perché non stilare un bel
programma condiviso da tutti e tre i candidati? Perché non eliminare la parola
"correnti", così indesiderata all'interno di un vocabolario partitico?
Il segretario appena eletto deve eleggere a sua volta due vice segretari. cariche di
notevole peso all'interno di una formazione politica in fase di rinnovamento.
Mi chiedo.. perché questi due vicesegretari non possono essere proprio Marino e
Franceschini?
Sarebbe una bella dimostrazione pratica delle belle intenzioni espresse a parole.
Bersani mostrerebbe davvero di voler prendere in considerazione le tematiche che
stanno a cuore all'insieme dei tre milioni di persone recatasi a votare l'ultima
domenica di Ottobre. Marino e Franceschini si troverebbero in una posizione di
"subalterno aiuto" al segretario, pronti a confermare i loro propositi di lealtà.
Dite che sia una chimera irrealizzabile? A me pare che sia il volere del popolo e come
dite voi politici "L'unico vero parere che conta in fondo".
Quindi non parlatemi di impossibilità dovute alle varie "anime" del partito perché
allora non proferite più il termine "unità" e preparatevi a soccombere di nuovo al
potere Berlusconiano.


Alessandro Frau

martedì 13 gennaio 2009

LA NASCITA

Questo blog nasce con la voglia di parlare di letteratura, poesia, cultura e attualità.

Ha come suo fondamento alcuni dogmi proferiti con estrema saggezza e che influenzano qualunque blog:


- Giornalista: Mr. Gandhi, cosa ne pensa della civiltà occidentale?
- Gandhi: Credo che sarebbe un'ottima idea!


Quando la mia intelligenza si sarà affinata e quando avrò letto di più, capirò meglio.

(Mahatma Gandhi)


Ho sempre sognato di fare il giornalista, lo scrissi anche in un tema alle medie: lo immaginavo come un "vendicatore" capace di riparare torti e ingiustizie ero convinto che quel mestiere mi avrebbe portato a scoprire il mondo.

(Enzo Biagi)


Non voglio sentirmi intelligente guardando dei cretini, voglio sentirmi cretino guardando persone intelligenti


(Franco Battiato)



Non abbiamo altro in nostro potere che giustizia, verità, e onestà

(Dalai Lama)